Luisa Fantasia


Luisa Fantasia nasce il 12 aprile del 1943 a San Severo, paese della provincia di Foggia, situato nell’alto Tavoliere. Presto conosce Antonio Mascione, brigadiere dei carabinieri, di cui si innamora.  Dopo essersi sposati, Luisa e Antonio vanno a vivere a Milano, dove Antonio lavora. È assegnato al reparto operativo del comando provinciale di Milano, con l’incarico di indagare sulle Brigate Rosse. Dal loro amore presto nasce Cinzia, che Luisa cresce in un piccolo appartamento popolare ai confini del quartiere Baggio di Milano. Il marito di Luisa è un agente sotto copertura. In questi anni riesce ad agganciare due criminali legati a una 'ndrina calabrese, inseriti nel mondo che gestisce il traffico di stupefacenti: Abramo Leone, di 17 anni, e Biagio Jaquinta, di 22 anni. Tramite loro, il brigadiere sta per scoprire chi c’è dietro allo spaccio sull’asse Calabria-Lombardia. È il 14 giugno del 1975 quando con una scusa Abramo e Biagio riescono a fissare un secondo appuntamento con Antonio. Ma all’appuntamento non si presenteranno. Nel frattempo i due malviventi hanno scoperto il vero indirizzo del brigadiere, convinti che lì avrebbero trovato la valigetta con i 60 milioni di lire. In quello stesso giorno, i due si recano presso l'abitazione dei Mascione e lì trovano Luisa:  fingendosi amici di Antonio, si fanno aprire la porta da lei che è sola in casa con la piccola Cinzia, di appena 17 mesi. I due immediatamente cercano la valigetta con i soldi. Luisa dice loro di non sapere nulla di quella valigetta, ma loro non le credono. Non si fanno scrupoli neanche della presenza della piccola Cinzia che piange disperata e stuprano Luisa.  Nel frattempo, per rassicurare Antonio che inutilmente li aspettava nel luogo dell’appuntamento, lo chiamano comunicandogli che lo avrebbero raggiunto in serata perché avevano notizie importanti da riferire. Non possono permettersi di lasciare testimoni di quella violenza, Luisa li ha visti bene in volto e così la uccidono. Uno dei due ha in tasca un coltello con la lama seghettata e in un attimo le tagliano la gola. Luisa muore in pochi minuti a soli 32 anni. Cinzia assiste terrorizzata alla scena. Prima di andare via i due rubano dei soldi, i risparmi di una vita di quella giovane famiglia, strappando finanche la fede nuziale di Luisa dalla sua mano. Poi scappano. Di rientro a casa Antonio trova la porta serrata dall’interno che ne impedisce l’accesso, riesce a entrare forzando l’infisso del bagno. Fa pochi passi prima di capire che si è consumata una tragedia che avrebbe per sempre cambiato la sua vita. L’appartamento messo a soqquadro, la piccola Cinzia con i vestitini imbrattati di sangue e in preda a un pianto inconsolabile. Il corpo senza vita della sua amata Luisa nel loro letto.