Anna Nocera nasce a Palermo nel 1861, da una famiglia di umili origini. In quegli anni, il Ministro dell’Interno è un ex garibaldino, Giovanni Nicotera, che invia a Palermo il Prefetto Antonio Malusardi per condurre una campagna contro il banditismo e per stanare organizzazioni di tipo mafioso, di cui fanno parte banditi, possidenti, notabili, professionisti e, persino, sacerdoti. Ancora giovane inizia a fare la domestica e, dopo le prime esperienze, trova lavoro a servizio della famiglia Amoroso. Anna non sa che quella è una famiglia mafiosa, quella di Porta Montalto. Svolge il suo lavoro con dedizione e impegno, ma ben presto Leonardo Amoroso, uno dei figli dei suoi padroni, inizia a corteggiarla e a farle delle avances. Anna, ragazza graziosa e dai modi gentili, timida e riservata, rifiuta e un po' spaventata dai modi bruschi con cui Leonardo insiste, decide di smettere di lavorare presso quella famiglia per evitare rischi. Purtroppo, considerate le condizioni di estrema povertà della sua famiglia, è costretta a tornare sui suoi passi e a chiedere alla famiglia Amoroso di riprenderla a lavorare presso di loro. Le avances non finiranno e anzi sarà costretta a cedere e, dopo poco tempo, resterà incinta, all’età di 17 anni. La famiglia di Anna conoscerà così l’onta del disonore, ma il timore che incute il nome degli Amoroso li costringe a chiudersi in un umiliante silenzio. Anna prova a chiede a Leonardo di rimediare con un matrimonio riparatore ma lui non vuole sentire ragioni e, scocciato dalle richieste di Anna decide di risolvere il problema a modo suo.